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@ilmioangololibri

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SPOILER NO SPOILER!🤫😉

Holaaaa gente, sono tornata! Dopo un anno di latitanza rieccomi di nuovo tra voi 🥰.
In questo lungo ed intenso anno, tanti sono stati i cambiamenti che, purtroppo, mi hanno portata a distaccarmi da tutto… anche da i miei amati libri🥺. Un anno in cui mi sono “persa” e pian pianino “ritrovata”, un anno fatto di tante (forse troppe) lacrime, delusioni, ansie, paure, stress e, a volte rimpianti ma anche un anno di nuovi inizi e di rinascita personale anche se ad oggi non mi sento del tutto “guarita”. 

In occasione del 4º anno di vita di questa page che si è celebrato il 24 febbraio, ho deciso di ritornare tra voi innanzitutto per ringraziarvi per il supporto e la fiducia che mi avete dato e che continuate a darmi nonostante la mia assenza ma, soprattutto perché in collaborazione con altre personcine carine (che per ora non vi spoilero), stiamo progettando una cosettina tanto carina rivolta ad autori emergenti!🥰🤩

Quindi… se sei un autore emergente e: 
1) hai già avuto modo di collaborare o vorresti iniziare una collaborazione con questa pagina 
2) ti piacerebbe far conoscere il tuo libro a più persone possibili 
3) sei curioso/a di sapere di più su questo progettino “segreto”

👇🏼👇🏼👇🏼👇🏼
SCRIVIMI IN DM - Ti darò tutte le informazioni necessarie🧡✨ 

📌 NB. Se pensi di conoscere qualcuno interessato all’iniziativa, non dimenticarti di taggarli nei commenti e condividere il post 🫶🏻

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🇯🇵Nate in Giappone nel XVI secolo, le bambole “Daruma” hanno avuto la loro prima grande diffusione nel Periodo Edo durante l’ampia diffusione del vaiolo, con lo scopo di fungere da amuleto per tenere lontana questa malattia. 

🇯🇵Solo a partire dal Periodo Meiji queste curiose bambole senza arti divennero i portafortuna più popolari del Giappone. 

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Ehi ehi ehiii!  Ho trovato il perfetto erede del libro “finché il caffè è caldo”📖✨ 
 
Quella magica atmosfera presente all’Interno dei libri di Toshikazu Kawaguchi la ritroviamo in questo dolce capolavoro di Michiko Aoyama.

Entra in biblioteca, la signora Komachi è lì che ti aspetta! «Che cosa cerca?», ti chiederà. 
Una banale domanda che racchiude un significato completamente differente capace di cambiarti la vita. Ma come? Semplice! La signora komachi non è una bibliotecaria come le altre, lei è molto speciale. Lo scopriranno presto Tomoka, Ryō, Natsumi, Hiroya e Masao, cinque sconosciuti con un unica cosa in comune: “l’insoddisfazione personale”.

Ognuno di loro uscirà dalla biblioteca con un libro inaspettato ed un piccolissimo supplemento capace di reindirizzarli sulla strada giusta, ridandogli il coraggio e la forza per realizzare i propri obiettivi. 
Sentirsi smarriti/spaesati può essere dura, ma non abbiate paura, la signora komachi sarà lì, pronta a farvi bere un nuovo sorso di felicità.

Ps. Sono davvero contenta di aver trovato questo libro, la scrittura è semplice, intensa e fresca. Una volta aver terminato questa lettura mi sono sentita diversa ed ho subito pensato… «Quanto vorrei che la signora komachi esistesse nella vita reale!» 🥺🫶🏼
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⁉️ Qual è stato il libro che vi ha cambiato la vita?

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✨« cucinare è qualcosa che va al di là dello sforzo in sé e anche al di là del mangiare»✨

A prima vista, questo grazioso libricino sembrerebbe un banale ricettario giapponese ma in realtà, al suo interno c’è molto di più. 

Infatti, i 15 pasti proposti dallo scrittore, raccontano storie di vita quotidiana volte alla ricerca di una felicità ormai sfumata o addirittura svanita. Ogni pasto porta alla memoria ricordi passati, emozioni, preoccupazioni, rimpianti e familiari scomparsi .  Il Cucinare non viene più visto come qualcosa di meccanico ma come una “medicina” capace di unire/avvicina le persone e risanare i cuori. 

Un vero e proprio libro coccola che vi farà tanto riflettere e vi aiuterà a riscoprire le piccole gioie della vita. 🥹🧡✨

⁉️Avete mai letto un libro coccola? Se si, quale?
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🗳️⭐️: 4/5

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Sapevate che Il termine “kimono” è molto generico? Questo termine infatti , è formato dalle parole “ki” (着), che significa “indossare”, e “mono” (物), che significa cosa. Letteralmente “una cosa da indossare “ che, nel corso degli anni, è stato associato ad un indumento specifico😲🫨😲

👘 Le sue origini si fondono inestricabilmente con la storia, la cultura e l’estetica giapponese facendone un simbolo riconosciuto in tutto il mondo. 

👘 Tipicamente realizzato in seta pregiata e riccamente decorato con motivi tradizionali giapponesi come fiori, uccelli e paesaggi, si può trovare anche in versioni più semplici per i ceti medio-bassi. A fare la differenza sono i tessuti, nonché le tecniche di tintura, tessitura e ricamo artigianali impiegate nei kimono più ricchi, alcuni decoratissimi, che finiscono così per riflettere lo status sociale, l’età e il sesso di chi li indossa.

👘 Utilizzato inizialmente da gente aristocratiche, successivamente divenne un indumento accessibile anche a samurai, geishe, maiko e gente comune, diventando in breve tempo parte dell’abbigliamento quotidiano nonché emblema del folklore giapponese.

⁉️ Eri a conoscenza di questa nuova chicca giapponese? ti aspetto nei commenti 💬🙋🏻‍♀️

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FERMI TUTTI! IO AMO JONAS JONASSON!♥️

Ehilà readers, rieccomi dopo tanto con una nuova e divertentissima recensione! 

Analizzando il titolo mi sono posta SOLO una domanda: ma come cavolo fa un centenario a saltare dalla finestra e sparare? È impossibile! 🤔 

Fin dalle prime pagine si può intuire che NIENTE è impossibile per il nostro protagonista ALLAN! Avete presente i nonnini carini (un po’ rimbambiti) che si trovano nelle case di riposo? Ecco! SCORDATEVI quell’immagine perché il nostro Allan NON fa proprio parte di quella categoria. 

Allan odia le feste e in particolar modo la sua infermiera. Proprio per questo motivo, il giorno del suo 100esimo compleanno, scappa dalla casa di riposo e si dirige verso la fermata degli autobus dove, In maniera del tutto casuale, si ritroverà fra le mani una valigia piena di soldi dando il via ad una rocambolesca ed esilarante avventura che lo porteranno ad essere il più ricercato del Paese.

Azione e divertimento sono la chiave di questo eccezionale e curioso libro.

Riuscirà il nostro Allan insieme ai suoi amici di viaggio a farla franca? 

Ps. Questo fantastico libro ha anche un sequel!🤩🤩🤩
(Da recuperare il prima possibile)
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🗳️⭐️: 4/5

⁉️: Conoscete questa lettura? Vi incuriosisce? 

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IDEA 4- Non pretendere i benefici ottenuti dagli altri (Manuale di Epitteto)

Ma com’è possibile che un Manuale scritto nel 120 D.C. risulta essere così attuale?  È quello che mi sono chiesta in questi giorni durante la preparazione dell’esame di “Etica delle forme di vita” che avrò a giorni. 

È stata proprio l’idea 4 ad accendermi la lampadina per creare questo reel… Ormai tutti puntano in alto, pretendendo di avere successo in breve tempo solo per essere al pari o migliori degli altri.

Anche qui sul #bookstagram ho notato questa “rivalità”, questa “gara” a chi ha più #followers. Page con due post insignificanti e con 2k di follower… ma com’è possibile? Ovviamente ci sono le varie strategie: gruppi su gruppi di #like, #save, #follow e #commenti… dei vortici che ti “costringono” a stare sempre attiva e al passo con le pubblicazioni degli altri account per mettere like e commenti di cortesia.. per cosa poi? Per poter avere anche tu una #community “ più attiva” e “numerosa”?

Devo essere sincera, anch’io all’inizio sono entrata in questi gruppi ma poi (quasi subito) ho deciso di abbandonarli perché  ho capito che è meglio avere 10 like onesti, di persone che ti #stimano e ti #apprezzano VERAMENTE per quello che fai, piuttosto che averne 150 di cortesia (o forse di più)…stessa cosa vale per i follower. 

Quindi, ritornando all’idea 4 del manuale di Epitteto, io non pretendo i benefici altrui, perché lo scopo di questa pagina È STATO e LO È TUTT’ORA quello di stare bene con me stessa, di fuggire dal mondo reale e rifugiarmi in un mondo appagante, senza ansie e stress, circondata da i miei #libri e dalla mia nuova mascotte: Mila🐱

In conclusione, con questo #reel voglio #gioire con voi di un #traguardo raggiunto con tanto #impegno e #passione! Solitamente si gioisce ai 1k follower ma, a me non piace seguire la massa😅 quindi…. #Grazie Grazie Grazie! Grazie ad ognuno di voi per il sostegno che mi date ogni giorno🫶🏼 Siete 958 personcine carine e tanto preziose, siete le mie 958 personcine! 

Vi voglio bene♥️

Credi in te stesso, ama ciò che fai!✨

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Secondo la leggenda, la Dea principale del pantheon giapponese, Amaterasu, decise di rinchiudersi in una grotta per isolarsi dal mondo in seguito a un grave attacco ai suoi domini a opera del fratello Susanoo. 

Trattandosi della Dea del sole, la sua scomparsa causò un buio permanente nonché un caos generale: fauna e flora risentivano dell’assenza del sole e gli spiriti maligni potevano ora agire indisturbati. Fu così che gli altri Dei cominciarono a pensare a un modo per indurla, con l’astuzia, ad uscire fuori dalla grotta. Organizzarono allora una sorta di festa fuori dalla caverna, servendosi dei galli. Incuriosita dal fatto che i galli cantassero nonostante l’assenza del sole, la Dea fu finalmente attirata fuori dalla grotta e successivamente le fu impedito di rinchiudervisi nuovamente. 

La Dea  comprese infine che il suo posto era dove era sempre stato. In seguito a questo evento, Amaterasu (Dea del sole) riacquistò la fiducia in sé stessa e tornò rinnovata di nuova consapevolezza ai suoi doveri. I galli della “trappola” preparata dagli dei erano stati posizionati su di un enorme trespolo che divenne il primo Torii⛩️

NB: c’è da sapere inoltre che il nome “Torii” (鳥居) è formato dalle parole “uccello” (tori · 鳥) e “essere/stare” (i[ru] · 居) e pertanto, può essere tradotto in “il risiedere degli uccelli’.

•Ma cosa c’entrano gli uccelli?
in Asia gli uccelli vengono associati al mondo ultraterreno mentre in Giappone sono da sempre considerati messaggeri degli dei.

⁉️Eri a conoscenza di questa curiosa leggenda giapponese?

Fammelo sapere nei commenti 💭👇🏼

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Rieccoci dopo tanto con una nuova ma straziante recensione! Munitevi di fazzoletti e preparatevi a versate “un litro di lacrime”💔😭
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STRAZIANTE, VIVIDO, RIFLESSIVO

“Un litro di lacrime" è il diario di Aya Kito, una ragazzina (realmente esistita) che nel pieno della sua adolescenza inizia a manifestare i primi sintomi di una rara malattia neurodegenerativa. Come ogni ragazza della sua età, Aya si confida con il suo diario. Parla dei suoi sogni, delle sue speranze e della vita quotidiana che da un giorno all’altro inizia a cambiare/degenerare proprio come la sua malattia. 

Tra queste pagine, Aya con molta schiettezza ci mette di fronte ad una realtà cruda e drammatica. Ci fa conoscere quel tipo di disabilità, pesante e difficile da accettare, soprattutto se manifestata nel corpo di una ragazzina con ancora tantissimi sogni da realizzare. La lotta, il dolore, il coraggio e la forza di rialzarsi restano vive tra le pagine di questo diario che, pian piano ci spezzerà il cuore.❤️‍🩹🥺

Solo andando avanti con lettura, riusciremo a capire/scoprire come ci si sente ad avere una malattia degenerativa come la SCA (atassia spinocerebellare). In queste potenti pagine, infatti, Aya riuscirà ad urlare al mondo cosa vuol dire diventare grandi nonostante l’infinità di lacrime versate per affrontare le sconfitte della vita, con la speranza di riuscire a riprendersi in mano il proprio futuro.❤️‍🩹🥺🫥

Un romanzo straziante, forse troppo! Ma ciò nonostante vale la pena leggerlo!❤️‍🩹💪🏻
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📌 È solo grazie a Shioka Kitö (madre di Aya) se ad oggi abbiamo la possibilità di leggere queste tenere e strazianti pagine. La signora Kito ,infatti, riuscì a conviene sua figlia a pubblicizzare il suo diario personale in modo da dare speranza agli altri che, come lei, stavano lottando contro  l'atassia spinocerebellare. 

** Il libro fu pubblicato per la prima volta in Giappone il 25 febbraio 1986, più di due anni prima della sua morte, all'età di soli 25 anni. **
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🗳️⭐️: 4/5

⁉️: avete già letto questo libro? Vi piacerebbe leggerlo? 

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